Il mondo dei videogiochi di ruolo è da sempre diviso tra due filosofie di combattimento che hanno definito intere generazioni di giocatori: i sistemi action in tempo reale e i combattimenti a turni. Una contrapposizione che sembrava ormai risolta a favore dell’azione frenetica, ma che negli ultimi anni ha trovato nuova linfa vitale grazie al successo di titoli come Baldur’s Gate 3 nel 2023 e Clair Obscur: Expedition 33 nel 2025, dimostrando come i turni possano ancora conquistare ed emozionare il pubblico moderno.
Le Origini di una Dualità Storica
La storia dei sistemi di combattimento nei videogiochi affonda le radici negli anni ’80, quando le limitazioni tecnologiche dell’epoca rendevano praticamente impossibile creare sistemi action complessi. I primi Dragon Quest e Final Fantasy adottarono naturalmente il sistema a turni, non tanto per scelta artistica, ma per necessità tecnica. Come spiegano gli sviluppatori dell’epoca, creare un Action RPG dalle eccessive pretese sarebbe stato impossibile con la tecnologia disponibile.
Ma quello che iniziò come una limitazione si trasformò presto in una caratteristica distintiva. I giocatori, specialmente in Giappone, si appassionarono a questi sistemi che offrivano un’esperienza immediata e facile da imparare, ma anche centinaia di ore di gameplay profondo. I combattimenti a turni divennero così il marchio di fabbrica dei JRPG, creando un’identità di genere che perdura ancora oggi.
L’Evoluzione dei Sistemi a Turni
La saga Final Fantasy rappresenta un caso studio perfetto per comprendere l’evoluzione dei sistemi di combattimento. Dai primi capitoli puramente a turni, la serie ha sperimentato costantemente nuove formule:
- Final Fantasy IV introdusse il rivoluzionario sistema ATB (Active Time Battle), che dinamizzò i turni attraverso un contatore temporale nascosto
- Final Fantasy X tornò ai turni puri con il CTB (Conditional Turn-Based)
- Final Fantasy XII sperimentò l’ADB (Active Dimension Battle) in tempo reale
- Final Fantasy XIII creò un ibrido che emulava le scene action di Advent Children
Ogni iterazione cercava di risolvere quello che molti percepivano come il limite principale dei turni: la staticità e la perdita di immediatezza che caratterizzava i combattimenti tradizionali.
L’Ascesa dei Sistemi Action
Con l’avanzare della tecnologia, gli sviluppatori poterono finalmente realizzare quei sogni action impossibili negli anni ’80. I sistemi in tempo reale offrono vantaggi innegabili:
- Immediatezza e spettacolarità visiva
- Coinvolgimento diretto del giocatore attraverso riflessi e tempismo
- Realismo nella rappresentazione dei combattimenti
- Accessibilità per un pubblico più vasto abituato agli action game
Final Fantasy XV rappresentò il primo grande esperimento action della serie principale, seguito dal sistema ibrido di FF VII Remake e dall’approccio completamente action di Final Fantasy XVI. La scelta sembrava irreversibile: i turni appartenevano al passato, l’azione era il futuro.
La Filosofia Dietro i Due Approcci
Ma ridurre tutto a una questione di “vecchio vs nuovo” sarebbe semplicistico. I due sistemi offrono esperienze ludiche profondamente diverse:
I Combattimenti a Turni
- Privilegiano la strategia e la pianificazione
- Permettono di gestire party complessi con sinergie elaborate
- Offrono tempo per riflettere sulle mosse ottimali
- Creano un ritmo di gioco più meditativo e tattico
I Sistemi Action
- Enfatizzano destrezza e riflessi
- Richiedono multitasking in tempo reale
- Privilegiano l’immediatezza della risposta
- Creano un’esperienza più cinematografica e spettacolare
Come sottolineano gli esperti del settore, considerare l’action come “evoluzione naturale” dei turni è scorretto: sarebbe come definire il triathlon l’evoluzione dei 3000 metri siepi. Sono semplicemente discipline diverse.
Il Rinascimento dei Turni nel Gaming Moderno
Il vero punto di svolta nella percezione dei combattimenti a turni è arrivato con Baldur’s Gate 3 di Larian Studios. Il titolo, uscito nell’agosto 2023, ha ottenuto un successo planetario inaspettato, vendendo oltre 15 milioni di copie e conquistando sia critica che pubblico con il suo sistema di combattimento basato sulle regole di Dungeons & Dragons 5e.
Baldur’s Gate 3: La Prova del Nove
Baldur’s Gate 3 ha dimostrato qualcosa di rivoluzionario: un gioco puramente a turni può dominare le classifiche di vendita e conquistare anche il pubblico occidentale tradizionalmente più restio a questo tipo di meccaniche. Il successo del titolo Larian ha fatto crollare molti pregiudizi:
- Ha mostrato che i turni possono essere spettacolari e cinematografici
- Ha dimostrato l’efficacia della strategia profonda nel gaming mainstream
- Ha riportato l’attenzione mediatica sui sistemi turn-based
- Ha aperto la strada per altri titoli del genere
Il gioco non si è limitato a riproporre i turni classici, ma li ha modernizzati con:
- Interazioni ambientali complesse
- Fisica realistica applicata al combattimento
- Animazioni spettacolari per ogni azione
- Sistema di dadi che mantiene il fascino del caso controllato
Il Terreno Fertile per il Rinascimento
Altri titoli avevano già preparato il terreno per questa rinascita:
- Persona 5 ha incantato milioni di giocatori con il suo sistema turn-based raffinato
- Yakuza: Like a Dragon ha trasformato con successo una serie action in JRPG a turni
- Metaphor: ReFantazio ha confermato l’appeal della strategia a turni
- Divinity: Original Sin II aveva anticipato il successo di Baldur’s Gate 3
Ma è stato il trionfo commerciale e critico di Baldur’s Gate 3 a cambiare definitivamente le carte in tavola, preparando il terreno per l’arrivo di Clair Obscur: Expedition 33.
La Doppia Rivoluzione: Baldur’s Gate 3 e Clair Obscur
Se Baldur’s Gate 3 ha dimostrato che i turni possono conquistare il mainstream, Clair Obscur: Expedition 33 ha mostrato come evolverli senza snaturarli. Insieme, questi due titoli hanno creato una doppia ondata che ha ridefinito la percezione dei sistemi turn-based nel gaming moderno.
Clair Obscur: L’Evoluzione Successiva
Quando Sandfall Interactive, studio francese di soli 32 sviluppatori, ha annunciato Clair Obscur: Expedition 33, pochi si aspettavano che avrebbe completato la rivoluzione iniziata da Baldur’s Gate 3. Il gioco, uscito il 24 aprile 2025, ha ottenuto recensioni stellari (91% su OpenCritic) e ha venduto 3,3 milioni di copie in soli 33 giorni.
L’Innovazione di Clair Obscur
Il segreto del successo di Expedition 33 sta nella sua capacità di ibridare i due approcci senza snaturarne l’essenza. Il gioco mantiene la struttura strategica dei turni, ma aggiunge:
- Parry e schivate in tempo reale durante i turni nemici
- Quick Time Events per potenziare gli attacchi
- Sistema di mira libera per gli attacchi a distanza
- Meccaniche di timing per massimizzare i danni
Questa evoluzione dei JRPG dimostra che i turni non devono essere statici per essere strategici. Come spiegano i recensori, “il sistema di combattimento a turni si prende numerose libertà, andando a creare meccaniche brillanti che si prestano alla piena sperimentazione”.
L’Eredità dei Grandi JRPG
Gli sviluppatori di Clair Obscur hanno dichiarato apertamente la loro ispirazione ai classici del genere, in particolare:
- Super Mario RPG per le interazioni nei combattimenti
- The Legend of Dragoon per il sistema Addition
- Lost Odyssey per la profondità narrativa
- Final Fantasy classici per la struttura generale
Ma hanno saputo modernizzare questi elementi con una produzione tecnicamente all’avanguardia realizzata in Unreal Engine 5, dimostrando che i turni possono convivere con la spettacolarità visiva moderna.
Il Dibattito Post-Baldur’s Gate 3 e Expedition 33
Il successo combinato di questi due titoli ha riacceso il dibattito nella community dei JRPG e degli RPG occidentali. Su social media e forum si confrontano due fazioni:
I sostenitori dei turni vedono in Baldur’s Gate 3 e Clair Obscur la prova definitiva che il combattimento a turni “non solo è vivo, ma può ancora emozionare e vendere”. Sottolineano come entrambi i giochi abbiano dimostrato che la strategia può essere spettacolare quanto l’azione. Molti definiscono Clair Obscur “il miglior Final Fantasy mai fatto, senza essere Final Fantasy”, mentre considerano Baldur’s Gate 3 “la rinascita dell’RPG classico”.
I sostenitori dell’action ribattono che Final Fantasy ha sempre cambiato pelle a ogni capitolo e che l’importante è che il gioco sia ben fatto, non il tipo di combattimento. Ricordano che la serie ha costruito la sua identità proprio innovando continuamente.
L’Futuro dei Sistemi di Combattimento
La vera lezione di Baldur’s Gate 3 e Clair Obscur: Expedition 33 non è che i turni siano superiori all’action, ma che c’è spazio per entrambi gli approcci nel gaming moderno. Il successo di questi titoli dimostra che:
- La qualità conta più del sistema scelto
- L’innovazione può rivitalizzare anche meccaniche considerate datate
- Il pubblico è pronto ad abbracciare la diversità ludica
- La nostalgia può essere un motore potente se ben canalizzata
Verso Nuovi Ibridi
Il futuro probabilmente appartiene a sistemi ibridi che sappiano combinare il meglio dei due mondi. Final Fantasy VII Remake aveva già mostrato la strada con il suo ATB moderno, ma Clair Obscur ha spinto l’asticella ancora più in alto.
Gli sviluppatori di tutto il mondo stanno prendendo nota: il successo di Baldur’s Gate 3 ha riaperto il mercato ai turni, mentre Clair Obscur ha mostrato come innovarli. Non serve scegliere tra action e turni, serve scegliere il sistema giusto per la storia che si vuole raccontare e innovarlo con creatività.
Conclusioni: Una Dualità Che Arricchisce
La contrapposizione tra sistemi action e a turni non è una guerra da vincere, ma una diversità da celebrare. Ogni approccio offre esperienze uniche e irripetibili:
- I turni eccellono nella strategia profonda, nella gestione di party complessi e nella creazione di momenti tattici memorabili
- L’action primeggia nell’immediatezza, nella spettacolarità e nel coinvolgimento diretto del giocatore
Clair Obscur: Expedition 33 e Baldur’s Gate 3 hanno dimostrato che questa dualità può essere celebrata e innovata in modi diversi ma complementari, aprendo nuove strade creative per il futuro. Il loro successo combinato ha riportato i turni al centro del dibattito, non come nostalgica reminiscenza del passato, ma come formula ancora valida per creare esperienze coinvolgenti e commercialmente vincenti.
Il 2023-2025 si sta rivelando il biennio della rinascita dei JRPG e RPG a turni, grazie al successo di Baldur’s Gate 3 prima e Clair Obscur poi, ma anche della maturazione dei sistemi action. Una coesistenza che non può che arricchire il panorama videoludico, offrendo a ogni giocatore l’esperienza più adatta ai propri gusti.
In definitiva, la vera vittoria non è di un sistema sull’altro, ma della creatività degli sviluppatori che sanno reinventare le formule classiche per il pubblico moderno. E se Baldur’s Gate 3 e Expedition 33 insegnano qualcosa, è che il futuro dei videogiochi di ruolo è luminoso, indipendentemente dal sistema di combattimento scelto.
L’evoluzione continua, la passione rimane immutata.