La vera storia di Bruce Lee
Dragon: the Bruce Lee story ci vede alle prese col mitico Bruce Lee in una serie di combattimenti strutturati sulla base del film. Il gioco esce nel 1994 su Sega Mega Drive, rimanendo comunque un multipiattaforma distribuito nei più svariati formati. La prima cosa che colpisce è la grafica, curatissima e molto bella da vedere, l’impatto visivo, anche all’epoca fu uno dei pochi elementi non criticati, mentre, il gioco in generale, ricevette svariate critiche e voti piuttosto bassi.
Un brutto gioco? Forse no
Questo Dragon non è per noi tutto da buttare, l’anomalia è quella di trovarsi alle prese con un gioco di combattimento basato sostanzialmente su un sistema alla Street Fighter, con la particolarità di avere un solo personaggio. Questo rende il tutto meno vario e interessante, allo stesso tempo però permette di padroneggiare al massimo il nostro protagonista e di rivivere gli epici combattimenti grazie anche a una difficoltà molto elevata fin dal principio e che non perdona nessuna dimenticanza.
Dragon è un gioco particolare, strano, un gioco che sorprende nella sua fattura; la storia viene raccontata attraverso una serie di sequenze dove ci troveremo a lottare con personaggi visti nel film, a dirittura la modalità multiplayer che prevede fino a 3 giocatori contemporaneamente non prevede comunque altri personaggi oltre a Bruce Lee… in questo caso viene da pensare che gli autori abbiano un po’ tirato al risparmio, ma questa scelta potrebbe essere anche voluta per una questione di fedeltà al film.
Arti marziali old school
Dragon: the Bruce Lee story è un gioco anomalo che merita un tentativo, soprattutto da parte di chi ama le arti marziali e dagli appassionati di Bruce Lee, rivivere le scene del film è piacevole e dà un certo senso di nostalgia, forse si poteva fare di meglio perché le carte in regola per un bel gioco c’erano davvero.