Dark and gore
Elvira: Mistress of the Dark esce nel 1990 e registra un grande successo grazie al suo gameplay particolarissimo e all’atmosfera dalle tinte gotiche e splatter con una venatura erotica.
Il gioco ci vede alle prese con la strega Elvira, intrappolata nel suo stesso castello dopo che una sua antenata si è risvegliata e ne ha preso il controllo. Compito nostro sarà quello di liberarla, affrontando gli orrori che ci attendono e ubbidendo agli ordini della strega che ha bisogno di recuperare il suo libro magico e i suoi poteri.
L’atmosfera è unica, dettata in particolare dal fotorealismo e dall’utilizzo di attori reali per personaggi come la famosa icona horror Elvira. Le scene che ci troveremo davanti poi vanno dal leggero erotismo al più profondo splatter, tra mostri e teste tagliate che ci sprofondano in un vortice di violenza e gore.
Gameplay innovativo per un titolo senza tempo
Elvira brilla nello stile visivo ma brilla ancora di più nel gameplay. Quello che ci troviamo davanti infatti è un incrocio tra un gdr e una avventura grafica punta e clicca in prima persona. Mentre esploriamo i labirinti del castello ci troveremo sia a risolvere enigmi che a combattere insidiosi avversari attraverso un sistema di combattimento sorprendentemente profondo e originale che ci vede scegliere tipologia di attacco e parata. Sono presenti anche le stat, oggetti craftabili nella cucina di Elvira e tanti altri dettagli che rendono questo gioco un capolavoro senza tempo.
Liberiamo Elvira, ancora una volta
Elvira e la sua generosa scollatura ci attendono ancora nel suo oscuro castello e ritornarci e è una esperienza a dir poco esaltante. Giocare a Elvira: Mistress of the dark è assolutamente appagante e divertente, un perfetto esempio di un titolo senza tempo che riesce a divertire e sorprendere anche più di venti anni dopo.