Ostaggi e forze e forze speciali
Uscito nel 1988, Hostages è un titolo davvero particolare che ci vede impegnati in una serie di operazioni che prevedono la liberazione di ostaggi, oltre alla neutralizzazione dei terroristi.
Il gioco, diviso in differenti gameplay, è estremamente simulativo e sembra, per certi versi, un antesignano della serie Rainbow Six e, in generale dei prodotti che fanno del realismo e della simulazione militare la loro caratteristica.
Le musiche, tipiche dell’epoca sono incalzanti e il sonoro è in generale molto positivo.
A sorprendere è la grafica che, grazie anche a una serie di espedienti, riesce a regalare una pixel art straordinaria e a immargere al massimo i giocatori con quello che all’epoca ambiva a presentare una sorta di fotorealismo.
Il gameplay di Hostages è divertente e tecnico.
In particolar modo ci troviamo di fronte a un prodotto unico nel suo genere, in grado di divertire e appassionare i giocatori più pazienti e pronti ad avventurarsi in questo tuffo retrò nella simulazione di intervento tattico.
Fascino da vendere
Hostages è un gioco che lascia il segno.
Un prodotto inimitabile che riesce con le sue trovate a farci vivere momenti di assoluta tensione.
Ci siamo divertiti non poco a riscoprire questo titolo del passato.
Le simulazioni di questo genere sono davvero poche, soprattutto a causa della deriva action che hanno subito anche i titoli più complessi e simulativi.
Negli anni della sperimentazione però c’era spazio un po’ per tutto.
I videogiochi erano spesso intesi come versioni virtuali di qualche attività umana, specialmente le più pericolose.
Come raccontarla?
Con una serie di minigiochi, fasi stealth e sparatorie che danno vita a un gioco unico e meritevole di tuttala vostra attenzione.
Un titolo che farà felici sia i nostalgici che chiunque fosse alla ricerca di un prodotto particolare, cupo e serioso al punto giusto per trattare una situazione di ostaggi.