Rastan – Arcade | Fantasy da sala giochi
Uscito nel 1987, Rastan è uno dei titoli più importanti del genere fantasy (per quanto riguarda il mondo degli arcade).
Lontano dalle meraviglie sceniche di Golden Axe, Rastan è comunque capace di offrire combattimenti interessanti e scenari suggestivi, in grado di intrattenere ancora oggi.
Taito, ancora una volta, riuscì a porre le basi per la nascita di un vero e proprio sottogenere unendo gli elementi tradizionali degli action game a molte influenze dai giochi di ruolo.
Era il pieno degli anni ’80 e Dungeons ‘n Dragons rappresentava il non plus ultra dei GDR dell’epoca, mentre i videogame iniziavano a sostituire i classici passatempi del periodo. Mettiamoci anche il successo cinematografico della serie Conan con Arnold Schwarzenegger e vediamo che tutti gli elementi iniziano a prendere forma.
Con Rastan, possiamo dire che Taito sia riuscita a collegare queste molteplici ispirazioni realizzando un titolo molto impegnativo e non certo ricco di varietà, ma dal carattere estremamente personale.
Scopo di Rastan è raggiungere la fine del livello, eliminando tutti gli avversari che troviamo sul nostro cammino.
Al di là del protagonista e dei molti nemici, gli elementi chiave si nascondono nei moltissimi bonus e segreti disseminati lungo tutti i livelli.
Rastan offre quindi una serie elementi presi dai giochi di ruolo, tanto da poterlo considerare uno dei capostipite del genere hack and slash e una sorta di Diablo in 2d.
Rastan – Arcade | Possibilità e alternative
Dalle spade infuocate, passando per le immancabili pozioni, sono proprio gli oggetti a solleticare la fantasia del giocatore che si ritrova a cercare di scoprire gli effetti di ogni singolo potenziamento.
Il design dei livelli, inoltre, punta proprio su questo, con numerosi percorsi alternativi e passaggi segreti da scoprire solo rigiocando Rastan (e riempiendo il cabinato di monete).
Rastan è un titolo ambizioso e interessante, con un aspetto tecnico piuttosto debole, il gioco riesce comunque a convincere grazie al gameplay e alla grande quantità di contenuti.
Rastan vanta una colonna sonora epica e appassionante ancora oggi ricordata.
Il gioco inoltre, sopperisce alle carenze puramente tecniche con un a direzione artistica piuttosto ispirata.
Peccato per il riciclo di asset che si nota moltissimo soprattutto proseguendo per i livelli.
Quel che rimane di Rastan, in definitiva, è l’enorme eredità che ha lasciato per molti successi seguenti.
Praticamente tutti i picchiaduro fantasy arrivati dopo, a casa o in sala, devono qualcosa al titolo firmato Taito. Solo per questo merita una doverosa citazione, e tutto il rispetto che possiamo dargli.