Il ritorno dell’orrore
Uscito per Dreamcast nel 2000, e successivamente su PS2 e, in forma di remastar su svariate piattaforme, Resident Evil: Code Veronica è uno dei titoli più incisivi della saga, capace di delineare al massimo la figura della megacorporazione Umbrella, e di conseguenza di dar vita a un passo successivo nella lore della serie che porterà ai capitoli successivi e alle più recenti iterazioni.
Il gioco si svolge poco dopo gli eventi di Resident Evil 2 e ci vede alla guida di Claire Redfield, sopravvissuta all’incubo di Raccoon City e deportata in un campo di prigionia dagli agenti della Umbrella.
Prenderemo poi il controllo del fratello, Chris Redfield, protagonista del leggendario primo episodio, e di un terzo personaggio Steve Burnside che guideremo per un breve tempo ma che contiene nelle sue sequenze elementi di enorme importanza per la trama della serie.
Resident Evil come abbiamo imparato ad amarlo
Resident Evil: Code Veronica, è un titolo che non deluderà i fan della serie, un gioco estremamente lungo e curato che riesce a far sposare un gameplay classico e accattivante con una grafica notevole, piacevole anche al giorno d’oggi e che lo rende un must play per le vostre librerie Dreamcast.
Code Veronica riesce a farci rivivere gli orrori del secondo capitolo, riproponendo vari persnaggi e facendo luce su alcuni elementi che non mancheranno di sorprendere chi si fosse perso questa iterazione.
Siamo forse di fronte all’ultimo Resident Evil alla vecchia maniera, un piccolo capolavoro da giocare assolutamente per chiunque ami questa saga e per i possessori di Dreamcast in cerca di un survival horror old school.
Notevole lo stile così come i personaggi, carismatici e caratterizzati. Un gioco incredibilmente valido, ancora lontano dalle derive action giù viste nel capitolo 3 e che modificheranno radicalmente il gameplay che abbiamo conosciuto con il quarto, bellissimo rivoluzionario episodio.