Gli spacca strade
Uscito nel 1987, Roadblasters oltre alla sua versione originale arcade, ottiene anche un port su Sega Mega Drive.
Ci ritroviamo così ancora una volta alla guida del nostro mezzo all’interno di una corsa furibonda dove le auto non si limiteranno a gareggiare ma dovranno letteralmente lottare per la vita, tra esplosioni, droni e proiettili che tentano di distruggerci.
Lo scopo finale del gioco è superare tutti i percorsi senza finire il carburante. Non dobbiamo avere troppa paura di esplodere quindi, ma solo di rimanere letteralmente a piedi e incapaci di finire la nostra gara.
Miglioramenti su consolle
La versione Sega Mega Drive ci offre la possibilità di ricominciare dopo un tot di livelli e di saltare alcune gare così da vedere realmente il finale del gioco. Una differenza non trascurabile dalla versione arcade che ci voleva invece veder completare tutto il gioco in una sola sessione e senza la possibilità di salvare alcun progresso.
Con una grafica essenziale e uno stile notevole, Roadblasters ottiene dei buoni risultati anche in versione casalinga.
Il problema più grande che dobbiamo affrontare è però l’incapacità del gioco di rompere la barriera del tempo. Giocarlo adesso infatti ci mette di fronte, sì, a un titolo retrò e adrenalinico, ma anche a un prodotto troppo monotono e basilare per conquistare l’utenza moderna.
Solo per puristi delle corse e nostalgici
Roadblasters risulta quindi in conclusione un gioco che farà la gioia dei nostalgici e di chi ha voglia di rivivere gli albori del racing game più scanzonato.
Sicuramente non un gioco per tutti gli altri che troveranno meccaniche antiquate e poca motivazione ad andare avanti.
Una gloria del passato quindi, che non sopravvive però alla prova del tempo. Un peccato, anche se la gioia per chi lo ha amato a suo tempo non verrà minimamente intaccata!