Robocop 3
Se i primi giochi di Robocop potevano avere qualche qualità, questo Robocop 3 decide di invertire la rotta e complicare ulteriormente un gameplay già problematico.
Partiamo però dai lati positivi: Robocop 3 per Super Nintendo ha per prima cosa una grafica di qualità che ricrea in maniera piacevole il violento mondo del famoso cyborg poliziotto, l’altro punto a favore è quello di essere riusciti, con un comparto tecnico del 1992, a dare la vera sensazione di essere Robocop. Ci troviamo infatti rallentati da movimenti goffi, la nostra potenza di fuoco e la superiorità sul nemico, sono controbilanciate dalla nostra forma robotica, dalla lentezza con cui ci muoviamo e dalle poche capacità atletiche del nostro corpo robotico. Questo elemento crea un senso di fragilità di fronte all’ondata di criminali che cerca di farci la pelle, cosa non da poco per un tie-in che vuole far rivivere un film.
Difficile, forse impossibile
Robocop 3 è uno dei giochi più ostici e difficili di sempre, stiamo parlando di difficoltà negativa, quella demotivata, animata solo da infelici scelte di design e da meccaniche che non funzionano bene. Gli avversari sbucano ovunque, troviamo infatti cecchini sui tetti, criminali che ci arrivano di fronte e tante altre amenità. Questa situazione viene corredata di una totale assenza di check point, anche prima dei boss, con il risultato che ad ogni morte dobbiamo rifare livelli interi. Allo stesso tempo il sistema di fuoco e le possibilità di attacco di Robocop hanno qualcosa che non va, abbiamo la sensazione di usare un personaggio che è finito nel gioco sbagliato, e questo non è piacevole.
Film e videogiochi
Robocop 3 è un gioco di scarsa qualità che sfrutta una licenza, sostanzialmente, per vendere a chi ha amato il film e a chi è in astinenza di avventure del cyborg poliziotto. Se cercate un gioco difficilissimo, provatelo, tutti gli altri dovrebbero starne alla larga.
