Violenza e mutanti
Sin è uno sparatutto del 1998, uscito nell’età dell’oro degli fps 3d più classici.
Il gioco ci presenta un protagonista tamarro e potente, un personaggio cyberpunk sulla falsa riga del duca, capace di appassionare il giocatore e di offrire quella violenza scanzonata degli sparatutto anni 90.
Il gioco spicca nella massa per una serie di trovate interessanti, oltre per gli immancabili rimandi sexy, tra personaggi scosciati e una super cattiva davvero piccante, tanto da offrire la possibilità con un cheat di vederla in una situazione piuttosto particolare…
Sotto il punto di vista prettamente ludico Sin riesce a convincere grazie a un comparto tecnico solido e a una grande varietà di ambienti e situazioni che costituiscono la sequenza narrativa. La storia di complotto e guerra tra mega corporazioni si fonde con una piaga mutante e con la diffusione di una strana droga, una serie di ingredienti che danno vita a un prodotto di qualità.
Sparatorie selvagge e mostruosità aberranti
Sin ci vedrà affrontare diversi tipi di avversari, dai classici soldati a creature da incubo uscite dai laboratori della nostra acerrima nemica.
Le meccaniche sono assolutamente arcade, tanto da vedere il gioco basato su alcuni asset di Quake. Quello che troverete all’interno di Sin è quello stile fps ormai accantonato dalle grandi produzioni. Una meccanica di shooting selvaggio e combattimenti all’ultimo sangue, tra boss, aberrazioni varie, armi fuori di testa e momenti di esplorazione.
Valida la componente narrativa, ovviamente nei suoi limiti, e interessante l’utilizzo delle telecamere che offre spesso momenti altamente cinematografici.
Un buon prodotto che ci piacerebbe vedere di nuovo nel panorama dei giochi d’azione, magari in una versione inedita basata sul cupo e grottesco mondo cyberpunk che fa da sfondo alla nostra vicenda.
Consigliato, disponibile anche in versione adattata a pc moderni sui principali portali digitali.