La terza volta di Ys
Uscito nel lontano 1989, Ys 3 viene riproposto su consolle casalinghe nel 1991, dando inizio a una saga di nicchia che ancora oggi vanta un numero impressionante di appassionati e una serie infinita di videogiochi e remaster. Il terzo episodio di Ys cambia radicalmente il gameplay passando da una visuale dall’altro e una laterale in pieno stile Zelda 2. Eccoci quindi ad avventurarci per città, labirinti e caverne tra battaglie con i mostri e sequenze platform, il tutto condito da dialoghi, interazioni e elementi puramente rpg.
Ys 3 è uno strano episodio della saga, un titolo unico che poi ritornerà sui suoi passi con una visuale dall’alto in stiel zelda per passare successivamente e uno pseudo 3d delle iterazioni più recenti.
Ci troviamo comunque di fronte a un rpg solido, con una trama accattivante e personaggi ben caratterizzati.
Comparto tecnico eccellente
Incredibile è la cura grafica e l’attenzione al particolare. Aggirarci per le lande di Ys 3 sarà una vera e propria gioia per gli occhi, con sfondi dinamici e effetti speciali che superavano attraverso l’ingegno le limitazioni hardware dell’epoca. Ys 3 è un titolo notevole, non un capolavoro ma un rpg capace di affascinare e divertire specialmente gli amanti del genere, magari stufi della visuale a volo d’aquila che va per la maggiore in questo tipo di produzioni.
Eccoci quindi alle prese con una grande avventura giocabile tranquillamente senza sapere niente dei precedenti titoli, ma ovviamente più godibile con un pochino di lore.
Con una direzione artistica che ancora fondeva occidente e giappone, un sonoro allegro e piacevole, Ys 3 è un titolo da non lasciarsi scappare, se amate gli rpg in salsa giapponese ma siete allergici a combattimenti a turni e scontri casuali, Ys 3 potrebbe regalarvi delle notevoli soddisfazioni, un buon prodotto che non tocca le vette di alcuni suoi rivali ma che rimane comunque un gioco meritevole e da giocare per i retrogamers più accaniti.