Mutazioni biologiche
Bio Hazard Battle esce nel 1992 e si presenta come il classico sparatutto a scorrimento dotato però di una personalità e di una carisma davvero straordinari. L’intero mondo di gioco è infatti completamente organico e mutante, un virus ha invaso la terra e modificato il suo ecosistema trasformandola in un inferno biologico, ecco che attraverso quattro navi spaziali viventi selezionabili dovremmo dare battaglia alle creature insettoidi e animali che popolano la terra e renderla di nuovo abitabile dagli ultimi sopravvissuti dell’umanità.
Bio Hazard Battle ha uno stile incredibile che gli permettedi spiccare in mezzo alla massa, il gioco però non si limita all’estetica a ci regala delle tracce audio davvero indimenticabili che fondono elettronica e psichedelia all’interno di una colonna sonora straordinaria e fuori dagli schemi.
Può dare dipendenza
Il gameplay è solido e divertente, le battaglie sono serrate, difficili ma mai scorrette e i mostri che combattiamo sono una vera delizia per gli occhi, ecco che questo Bio Hazard Battle, diventa rapidamente una droga tanto da rendere difficile la scrittura di questo stesso articolo perché il mondo continuava a chiamarmi per essere salvato.
Bio Hazard Battle è un grande sparatutto, un gioco frenetico e divertente dall’identità fortissima che gli fa superare i numerosi anni d’età indenne. La grafica in pixel art è a dir poco eccezionale, così come lo sono le musiche, il gamepay è divertente e non solo raggiunge gli standard del genere ma riesce a superarli attraverso piccolo dettagli e trovate che rendono il tutto più vario.
Da giocare
Se amate il genere dovete assolutamente giocare almeno una volta a questo Bio Hazard Battle, stessa cosa se siete in cerca di pixel art di altissimo livello, perché in questo caso si toccano davvero dei livelli che raramente si sono visti oltre a quel capolavoro che è Xenon 2.