Pallottole in Egitto
Uscito nel 1996, Exhumed è una specie di Doom ambientato in un mondo che si rifà all’antico Egitto. Eccoci quindi alle prese con mummie, divinità e così via in una lotta furibonda contro una forze infernale che si è risvegliata nelle terre di Nilo.
Il titolo non ha praticamente niente di originale. Interessante è l’ambientazione che viene comunque relativamente sfruttata sembrando più un reskin dei titoli classici. Nemmeno la grafica è particolarmente emozionante e fa pensare a prodotti ben più datati dell’effettivo 1996.
Ci troviamo di fronte a un prodotto accettabile, divertente e frenetico e che tenta anche di raccontarci una storia proponendo addirittura due finali differenti.
Il gioco cade un po’ per una serie di elementi troppo legati al passato e per l’assenza di un vero e proprio appeal e caratterizzazione che gli avrebbe permesso di resistere meglio al passare del tempo.
Telecamere scatenate
Il gioco potrebbe comunque divertire molti utenti, magari in cerca di azione frenetica e ambientazioni esotiche. Interessante la gestione della telecamera che tende a simulare l’azione e la frenesia all’interno delle quali si trova il nostro soldato.
Il valore del titolo è influenzato notevolmente dal vostro gusto e dalla ricerca o meno di un prodotto complesso.
In conclusione Exhmed è un prodotto intermedio, che non riesce a lasciare il segno ma che si può annoverare comunque tra i buoni sparatutto in prima persona disponibili per Saturn.
L’unica cosa che non possiamo evitare di dire, è che ciò che dovete aspettarvi è un titolo che sembra uscito da un lontano passato, e che poco ha da spartire con certe scelte pionieristiche e geniali trovate artistiche che incontriamo nelle produzioni Saturn e nei titoli del periodo di uscita.
Un gioco che può vantare quindi una buona ambientazione e qualche trovata intelligente in grado di regalargli una sufficienza e anche qualcosa di più.