Fatal Fury – Arcade | Botte 2d in salsa SNK
Uscito nel 1991, Fatal Fury è un cult nel mondo dei picchiaduro 2d.
Un titolo caratterizzato da un design eccellente e da una cura del particolare che ancora oggi ci lascia godere di una pixel art di livello.
Un po’ di storia:
La giapponese SNK si era già fatta conoscere grazie ad alcuni titoli da sala giochi, ma fu negli anni ’90 che ottenne il massimo in quanto a popolarità, soprattutto nel genere picchiaduro.
Tra i primi esperimenti, per l’allora nuovissimo Neo Geo, c’è proprio Fatal Fury – picchiaduro a incontri uscito poco dopo Street Fighter II.
Dell’illustre rivale, il titolo manteneva la struttura di picchiaduro a incontri e alcuni personaggi chiaramente “ispirati” alla concorrenza.
Senza contare molti comandi ripresi dalla serie Street Fighter, e quindi facili da imparare per chiunque si avvicinasse a Fatal Fury.
Un esempio arriva dalle classiche “mezzelune” eseguibili via joystick con cui si lanciavano le ancor più classiche sfere di energia.
Fatal Fury – Arcade | Un titolo con le sue peculiarità che lo distinguono dalla massa
Nonostante una certa natura derivativa, Fatal Fury può vantare una serie di spunti originali come il combattimento su due diversi piani di profondità.
In qualsiasi momento, lo scontro può spostarsi su un secondo livello e permette anche di effettuare delle transizioni davanti/dietro o viceversa.
Qualcosa di simile a quanto visto nel primo Dead or Alive come livello di innovazione che non restò inosservato.
Inoltre, se il secondo giocatore entra a partita in corso, può darci una mano contro il computer prima di diventare il nostro avversario.
Piccoli dettagli che rendono questo gioco memorabile.
A livello puramente storico, va citata la trama che vedeva comparire per la prima volta il torneo King of Fighters.
Quest’ultimo è poi diventato una serie a sé stante e ha rappresentato per anni l’unico vero antagonista di Street Fighter.
Ai tempi, era solo uno stratagemma narrativo per collegare tra loro incontri e cast partendo dalla classica vendetta personale; in questo caso i fratelli Bogard contro Geese Howard, colpevole di aver ucciso il loro padre.
Grazie a una distribuzione capillare e a qualche idea interessante, Fatal Fury ottenne un discreto successo sia in versione coin-op sia sui formati da casa, ma non poté impensierire minimamente il gigante Street Fighter II. Anche perché risultava parecchio limitato dal punto di vista tecnico e come gameplay, nonché sfortunato come tempi di uscita (arrivando dopo la concorrenza).