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Fatal Fury: King of Fighters – Arcade

Fatal Fury è senza dubbio uno dei titoli più influenti nella storia dei videogame di combattimento. Questo picchiaduro a incontri sviluppato da SNK per Neo Geo nel 1991 ha rivoluzionato il genere introducendo meccaniche innovative che ancora oggi vengono studiate e replicate nei fighting game moderni.

Le Origini di un Cult: Fatal Fury nel 1991

Fatal Fury: King of Fighters, noto in Giappone come “Garō densetsu – Shukumei no tatakai” (La leggenda del lupo affamato – La battaglia del destino), rappresentò il debutto di SNK nel mondo dei picchiaduro per la piattaforma Neo Geo. La software house giapponese aveva già fatto parlare di sé con alcuni titoli arcade, ma fu negli anni ’90 che raggiunse l’apice della popolarità nel genere fighting.

Il gioco introdusse personaggi destinati a diventare iconici nel panorama dei videogame: i fratelli Terry e Andy Bogard, insieme al loro amico Joe Higashi, e il loro acerrimo nemico Geese Howard. La storia ruota attorno alla vendetta dei fratelli Bogard contro il crimine organizzato di South Town, città fittizia controllata dall’implacabile Geese Howard.

Innovazioni Rivoluzionarie che Definirono Fatal Fury

Il Sistema dei Due Piani di Combattimento

La novità più significativa introdotta da Fatal Fury consisteva nella presenza di due piani di gioco differenti. Durante la lotta, tramite la pressione di un tasto, era possibile spostare il proprio lottatore da un piano all’altro. Questa caratteristica permetteva al giocatore di schivare un attacco passando da un piano all’altro anziché parare il colpo o attaccare da un piano diverso.

Questa meccanica, seppur ancora acerba nel primo capitolo, donava agli scontri una profondità tattica completamente nuova. I giocatori potevano ora sviluppare strategie tridimensionali, utilizzando i cambi di piano per confondere l’avversario e creare aperture altrimenti impossibili.

Modalità Cooperativa Innovativa

Con il primo Fatal Fury, l’approccio andava oltre le classiche sfide competitive, offrendo anche la possibilità di sfidare la CPU insieme a un amico, meccanica successivamente ripresa da Capcom nelle Dramatic Battle di Street Fighter Alpha. Questa funzione permetteva a due giocatori di combattere insieme contro l’intelligenza artificiale prima di sfidarsi l’uno contro l’altro.

L’Evoluzione della Serie: Fatal Fury 2 e Special

Fatal Fury 2: Il Perfezionamento della Formula

Nel dicembre del 1992 arrivò Fatal Fury 2, che presentava un roster molto più vasto e introduceva Mai Shiranui, la prima lottatrice femminile della serie. Il titolo presentava anche varie migliorie al gameplay, con il ritorno dei due piani di gioco e la possibilità di spostarsi da uno all’altro in qualsiasi momento.

Fatal Fury Special: L’Apice della Prima Era

Fatal Fury Special, pubblicato nel settembre 1993, rappresentò un’edizione speciale di Fatal Fury 2 riempita con molte trovate divertenti. Introdusse alcune vecchie facce familiari dal primo gioco della serie come nuovi arrivati, sfondi con 2 piani per combattere, controlli migliorati ed un sacco di segreti.

Fatal Fury 3: L’Innovazione Continua

Fatal Fury 3: Road to the Final Victory, sviluppato nel 1995, espanse il precedente sistema con la presenza di tre piani di combattimento, sistema chiamato “Oversway System”. Mentre nei precedenti episodi da un piano all’altro era possibile interagire solamente con attacchi in salto, in Fatal Fury 3 era possibile anche attaccare l’avversario su piano differente restando sul proprio.

L’Eredità Tecnica di Fatal Fury

Grafica e Pixel Art d’Eccellenza

Fatal Fury si distingueva per una pixel art di qualità eccezionale che ancora oggi viene considerata un esempio di maestria artistica. Del resto, il gioco è davvero bello da “vivere”, grazie a un cel-shading molto evocativo, a metà tra una graphic novel e un anime, che dona ai lottatori un carisma da vendere.

Sistema di Controllo e Mosse Speciali

Il sistema di controllo di Fatal Fury manteneva la struttura classica dei picchiaduro dell’epoca, con molti comandi “ispirati” alla serie Street Fighter per facilitare l’apprendimento. Le iconiche “mezzelune” eseguibili via joystick permettevano di lanciare le classiche sfere di energia, rendendo il gioco accessibile ai neofiti del genere.

Il Confronto con Street Fighter II

Nel marzo 1992, Game Machine listò Fatal Fury: King of Fighters come il terzo gioco arcade di maggior successo del mese in Giappone. Andò avanti per diventare il quarto gioco arcade più redditizio del Giappone nel 1992, dietro Street Fighter II (due versioni) e Captain Commando.

Tuttavia, nonostante il successo discreto, Fatal Fury non riuscì mai a impensierire seriamente il gigante Street Fighter II di Capcom. La concorrenza era feroce, e il timing di uscita sfavorevole penalizzò le possibilità commerciali del titolo SNK.

L’Impatto Culturale e l’Eredità

La Nascita del Torneo King of Fighters

Questo gioco fu il primo a raffigurare il fittizio torneo “King of Fighters” che divenne la base per i successivi giochi The King of Fighters. Un elemento narrativo che sarebbe poi diventato una serie indipendente di enorme successo per SNK.

Personaggi Iconici e Crossover

Terry Bogard, il protagonista del gioco, divenne uno dei personaggi più iconici di SNK, apparendo nella serie The King of Fighters e persino in Super Smash Bros. Ultimate. L’antagonista del gioco, Geese Howard, è diventato uno dei cattivi più famosi nella storia dei picchiaduro e ha persino fatto un crossover in Tekken 7.

Fatal Fury: City of the Wolves – Il Ritorno della Leggenda

Dopo 26 anni, Fatal Fury è tornato! Nel 2025, SNK ha riportato in vita la serie con Fatal Fury: City of the Wolves, dimostrando che l’eredità del franchise è ancora viva e vegeta.

Fatal Fury: City of the Wolves è un ritorno coraggioso e ben centrato: SNK ha saputo bilanciare in modo ottimale fedeltà alle origini e innovazione, costruendo un picchiaduro profondo, sfaccettato e, soprattutto, divertente.

L’Eredità Duratura di Fatal Fury

Innovazioni che Hanno Influenzato il Genere

Fatal Fury ha introdotto numerose innovazioni che sono diventate standard nel genere:

  • Sistema multi-piano: La possibilità di combattere su più livelli di profondità
  • Modalità cooperativa: Combattimento in team contro l’IA
  • Narrative profonde: Storie articolate nei picchiaduro arcade
  • Personaggi carismatici: Design iconici che trascendono il medium videoludico

Influenza sui Titoli Moderni

Nel tempo vennero implementate nella saga alcune innovazioni come le Desperation Move, mosse speciali che possono creare gravi danni e ridurre notevolmente la salute dell’avversario, e il Ring out (in Real Bout), che concede di vincere il round buttando fuori dal ring l’avversario.

Perché Fatal Fury Rimane Immortale

Fatal Fury non è stato solo un videogame di successo, ma un catalizzatore di cambiamento per l’intero genere dei picchiaduro. Nonostante il declino della saga negli anni successivi, Fatal Fury ha raggiunto livelli di successo notevoli, soprattutto in Giappone, dove alla saga vennero dedicati manga, numerosissimi gadget e persino dei film di animazione.

La sua influenza si estende ben oltre i confini del gaming, ispirando opere d’arte, merchandise e una community di fan che continua a celebrare questo capolavoro anche dopo più di tre decenni dalla sua nascita. Fatal Fury: King of Fighters (1991) rimane un gioco arcade di combattimento iconico, ricordato per le sue meccaniche innovative, i personaggi memorabili e la narrazione profonda.

Il ritorno con City of the Wolves dimostra che la leggenda di Fatal Fury è tutt’altro che terminata, promettendo di conquistare una nuova generazione di giocatori mantenendo intatto lo spirito innovativo che ha reso immortale questo capolavoro del gaming giapponese.

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