Simulmondo colpisce ancora
Uscito nel 1991 col primo volume, al quale purtroppo non sono seguiti altri espisodi, Mille Miglia è un titolo sviluppato dalla mitica Simulmondo casa produttrice italiana in grado di sfornare alcune perle notevoli, e di segnare un’intera epoca di gaming italiano, che pare solo oggi essersi risvegliata.
Eccoci quindi alla guida di un’auto d’epoca lanciata per le strade italiane tra la fine dei 20 e l’inizio dei 30, in una delle varie Mille Miglia del periodo. Il gioco vanta una cura del dettaglio incredibile (basti pensare alla mappa che possiamo controllare direttamente dalle mani della nostra compagna seduta sul sedile di fianco), così come meccaniche davvero particolari che fondono il gioco di guida con qualcosa di simile a Oregon Trail. Ci troveremo infatti spesso e volentieri a riparare guasti tecnici, fare pause obbligate, oppure immersi nelle intemperie come la terribile nebbia padana. Mille Miglia è un titolo cult uscito anche in edizione Amiga e Commodore 64, ma che sembra brillare di più, almeno nell’estetica nella sua colorata edizione MS DOS.
Un team d’altri tempi
La sensazione che si prova a giocare a Mille Miglia, nonostante tutte le sue limitazioni, è quella di vivere una vera grande avventura, un lungo viaggio fatto di piccoli incidenti di percorso e di scoperta delle città italiane, ognuna con il suo tracciato e le sue caratteristiche peculiari.
Mille Miglia è un titolo cult per il panorama videoludico nazionale, un’altro grande lavoro di un piccolo team che da solo ha segnato in modo definitivo il mondo videoludico nostrano.
Il titolo merita almeno qualche partita per chiunque ami i giochi di corse e non riesca a resistere al fascino offerto dal gioco Simulmondo. Un titolo da tenere ben presente che mostrava già ai tempi alcune intuizioni simulative davvero interessanti che sarebbero potute diventare uno standard per i più particolari giochi di corse.